1) LA cultura del cambiamento
centralità delle imprese
2) AL NORD LO SPETTRO DEL LAVORO IN FABBRICA
AL SUD IL SOGNO È L’AZIENDA
3) LA FORZA DEGLI INVESTIMENTI AL SUD
NUMEROSI I VANTAGGI COMPETITIVI
4) NUOVE TECNOLOGIE IN FABBRICA
IMPIANTI ULTRA MODERNI PER LE TUTE BLU
5) LA CHIESA IN CAMPO PER LO SVILUPPO
ISTITUITO UN “TAVOLO DEL LAVORO”
 

 

LA FORZA DEGLI INVESTIMENTI AL SUD
NUMEROSI I VANTAGGI COMPETITIVI
Aree attrezzate e disponibilità di manodopera qualificata: una scelta vincente
di Giovanni Lettieri Presidente Unione Industriali Avellino - presidenza@confindustria.avellino.it

 

É stato doveroso per me, sia come imprenditore che come presidente dell'Unione degli Industriali di Avellino, prendere una posizione netta e determinata sulla vicenda relativa alle difficoltà delle aziende del Nord di reperire risorse umane, da destinare alle proprie attività industriali. L'argomento è stato oggetto di un dettagliato articolo pubblicato lo scorso undici settembre sul "Corriere della Sera". Un titolo ad effetto "Ora le aziende corteggiano i giovani: venite in fabbrica" che mi ha spinto a lanciare un appello rivolto proprio agli industriali del Nord, con l'obiettivo di sollecitarli ad investire al Sud, dove esistono indiscutibili risorse e grandi potenzialità. Le difficoltà ormai storiche, denunciate dai titolari delle aziende del Nord che non riescono a reperire la manodopera, dovrebbero definitivamente convincere i colleghi imprenditori che in Italia lo sviluppo competitivo deve necessariamente passare per la crescita del Sud. La mia testimonianza non può non riguardare la provincia di Avellino, dove esiste una rilevante disponibilità di giovani in cerca di occupazione. Si tratta di ragazzi con un elevato grado di istruzione che non considerano affatto alienante il lavoro in fabbrica, anzi, aspirano ad essere inseriti nell'organico degli stabilimenti che operano nel territorio irpino. Il vantaggio di investire al Sud, però, non è rappresentato soltanto dalla grande e qualificata disponibilità di risorse umane. In provincia di Avellino esistono aree attrezzate adeguatamente e pronte ad ospitare nuovi investimenti industriali. E non posso non sottolineare un altro elemento favorevole: le relazioni sindacali apprezzabili sia sul piano della correttezza che della concretezza. Tutto questo trova conferma nella presenza di importanti gruppi industriali, anche di livello internazionale, che operano con successo in Irpinia. Aziende consolidate che utilizzano i vantaggi competitivi del nostro territorio, assicurando eccellenti performance sotto il profilo della produttività e garantendo l'implementazione di programmi di ricerca e innovazione. Queste caratteristiche sono state evidenziate anche da uno studio Siemens- Ambrosetti pubblicato da "Il Sole 24 Ore" in cui è emerso che la provincia di Avellino è tra i territori che, per capacità d'attrazione, presenta valori positivi in termini di investimenti stranieri. Questo ci lusinga e ci conforta, sia pure nel desolante quadro nazionale apparso nell'indagine presentata al Forum di Cernobbio. Mi sembra ovvio che alle difficoltà incontrate quotidianamente dai colleghi del Nord dovrebbe far eco una politica vera del Governo che incoraggi la scelta di investire con più slancio nel Sud del Paese, dando ulteriore risalto agli sforzi che attualmente la Regione Campania sta compiendo per incrementare gli investimenti produttivi. La nostra associazione opera in sinergia con l'Assessorato alle Attività Produttive, apprezzandone la flessibilità e l'impegno conseguente a proposte di ubicazioni industriali nel territorio regionale. Con il coinvolgimento del presidente D'Amato vogliamo promuovere un confronto con gli imprenditori del Nord, affinché conoscano le potenzialità offerte dal nostro territorio e riescano a cogliere occasioni nuove e concrete, contribuendo così ad un riequilibrio economico del Paese.

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