1) SPOT SCHOOL AWARD
LA CREATIVITÀ È GIOVANE
2) “MANUALE DI AUTODIFESA” PER LE PMI
INVESTIRE IN COMUNICAZIONE D’IMPRESA
3) LE “IDONEITÀ DIFFICILI”
TOSSICODIPENDENZE E PATOLOGIE ALCOL-CORRELATE
 

 

“MANUALE DI AUTODIFESA” PER LE PMI
INVESTIRE IN COMUNICAZIONE D’IMPRESA
Carlo De Sio presenta il suo libro dedicato alle aziende
di Vito Salerno
 

CARLO DE SIO
Direttore Generale Bando s.r.l.
Componente Comitato Piccola Industria Assindustria Salerno -
info@bando.it

Il 6 giugno scorso si è tenuta a Salerno, presso la libreria Feltrinelli, la presentazione del libro "Ahi! - Come affrontare la comunicazione d'impresa senza farsi male (manuale di autodifesa per PMI)” di Carlo De Sio, direttore generale di Bando srl, agenzia di comunicazione d'impresa di Salerno. L'appuntamento è stato presenziato dai docenti dell'ateneo salernitano e in particolare dai professori Alfonso Siano e Andrea Manzi. Erano inoltre presenti rappresentanti di aziende aderenti ad Assindustria Salerno, imprenditori della provincia e l'onorevole Pasquale D'Acunzi. Abbiamo incontrato, nella nostra sede di Salerno, il dottor Carlo De Sio, autore del libro.

Da dove nasce l'idea di un testo dedicato alle aziende decise ad investire in comunicazione?

Oggigiorno non è semplicissimo - considerata la vastità della materia della comunicazione d'Impresa - riconoscere, a prima vista, le varie specializzazioni dei professionisti di cui si ha bisogno. Con il mio lavoro, mi propongo proprio questo fine: tentare di rendere distinguibili le varie figure professionali della comunicazione, affinché l'utente possa efficacemente scegliere il professionista più adatto alle sue esigenze. Se per il mal di denti si va dal dentista, per una riabilitazione dal fisiatra e per un'appendicectomia dal chirurgo, per fare comunicazione si deve poter individuare con chiarezza chi fa cosa. Spesso si confonde la comunicazione con chi fornisce i servizi per la comunicazione. Le aziende non hanno ben chiaro che esiste una differenza tra chi idea lo spot e chi lo realizza, tra chi progetta un catalogo e chi lo stampa.

Nel testo si espone l'evoluzione del rapporto produttore-consumatore a seguito dalla progressiva globalizzazione dei mercati. In che modo quest'ultimo processo influisce sul modo di relazionarsi dell'azienda con i rispettivi target?

La globalizzazione induce il consumatore a due comportamenti ben distinti: da una parte si disinteressa della provenienza geografica dei prodotti di massa e di quelli supertecnologici entrati nell'uso comune, e dall'altra esalta e ricerca quei prodotti che interpretano le caratteristiche creative, tipiche e locali dei vari popoli del mondo. Per tale ragione, le imprese che puntano a diventare leader, spesso ci riescono perché delegano sempre più la produzione ad aziende satelliti, dedicandosi a ricerca, innovazione, ma soprattutto a strategie di marketing e comunicazione tarate sul consumatore.

Ahi! si propone come un "Manuale di autodifesa per le PMI". Da chi ha bisogno di difendersi l'azienda?

La tentazione per una PMI di fare "bricolage comunicazionale" è forte, tanto più, che agli inizi della propria carriera di azienda marketing oriented - pur animata dalle migliori intenzioni del mondo - non sa a chi rivolgersi, chi preferire per competenza e serietà. È in questo momento che l'azienda corre il rischio di imbattersi in quelli che io chiamo “VùCumprà?”, fulgido esempio di millanteria pubblicitaria che naturalmente sa tutto e fa ogni cosa. Come molti magrebbini mettono in mostra sul marciapiede economicissime borse marca "Falso PRADA o Falso Y.S. Laurent" - merce il cui unico pregio è quello di costare poco - così il "VuCumprà?" della pubblicità mette in mostra tutti i suoi servizi per la comunicazione e con grande faccia tosta propone gli adesivi, i calendari, la "ricerca di marketing" o la campagna pubblicitaria con Pippo Baudo, suo amico carissimo ovviamente. Questo personaggio è la causa della mancata crescita di moltissime PMI, perché tende a soddisfare proditoriamente sic et simpliciter le richieste dell'azienda senza alcun intervento critico, e anzi ad accontentarle in tutto e per tutto, soprattutto nelle cose sbagliate. Sembra, il nostro, un mestiere facile, ma non lo è affatto: la comunicazione d'impresa, intesa come sintesi di marketing, semiotica e psicolinguistica, è dannatamente difficile ed esige, oltre a tanta professionalità, vocazione e studio continuo.

Nel testo, si sottolinea più volte l'importanza acquisita oggi dalla comunicazione d'impresa rispetto al passato, quando era considerata mera facciata esteriore. In cosa consiste questo cambiamento?

Oggi la comunicazione non è unicamente "l'immagine", ossia unico veicolo di sogni e gratificazioni dell'acquirente, ma si è in qualche modo incorporata nel prodotto stesso, e ne costituisce una parte tutt'altro che secondaria. Ogni azienda che ignori la necessità di una corretta, organica e globale comunicazione d'impresa sottrae valore alla propria produzione e la impoverisce progressivamente. Questo perché oggi le condizioni di trasparenza sono alla base del rapporto fiduciario tra chi vende e chi acquista, in quanto consentono al consumatore di cogliere le differenze sostanziali delle imprese presenti sul mercato. Il problema della trasparenza della comunicazione è, quindi, centrale per le stesse aziende, tenuto conto della loro esigenza di distintività, ossia di dotarsi di un chiaro ed efficace posizionamento competitivo fondato su una ben definita identità aziendale.

Cosa si aspetta dalle vendite del libro?

Non ho fini veniali ma esclusivamente divulgativi. Il testo è in vendita presso le librerie Feltrinelli e l'intero ricavato sarà devoluto alla "Mensa di San Francesco" di Salerno. Mi auguro di dare loro un cospicuo aiuto, lo meritano sul serio. Nei primi giorni sono state vendute diverse copie e, tra i colleghi di Assindustria che stanno sposando questa causa, sono particolarmente grato ad Itaca Comunicazione srl, che è stata molto, e concretamente, vicina a questa iniziativa benefica.

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