1) L’ASI PRESENTA IL MULTISERVICE
IL CONSORZIO VOLANO DELLO SVILUPPO
2) DE VIZIA TRANSFER S.P.A.
ESPERIENZA AL SERVIZIO DELLE IMPRESE
3) TECNOLOGIE ALL’AVANGUARDIA
LA TUTELA DELL’AMBIENTE
4) LA PROVINCIA A TUTELA DELL’AMBIENTE
L’IMPEGNO DELL’AMMINISTRAZIONE
5) L’IMPORTANZA DEL RICICLO
LE MATERIE LEGNOSE SI RIGENERANO
 

 

a cura di Tommaso Mauriello
LA PROVINCIA A TUTELA DELL’AMBIENTE
L’IMPEGNO DELL’AMMINISTRAZIONE
Il lavoro delle istituzioni e degli enti pubblici per uno sviluppo equilibrato e sostenibile
di Stefano Sorvino Assessore Provinciale all’Ambiente
 

Sotto il profilo ambientale, la situazione della provincia di Avellino nel contesto regionale appare meno drammatica rispetto alle grandi emergenze ambientali che caratterizzano l'area metropolitana di Napoli, anche se pure l'Irpinia presenta significativi e peculiari punti di crisi e vulnerabilità.
Le criticità ambientali della provincia sono rappresentate da:
- diffusi fenomeni di dissesto idrogeologico, con problematiche di difesa del suolo che investono larghe fasce del territorio;
- concentrazioni industriali del polo conciario di Solofra e dell'area di Pianodardine con seri problemi di saturazione;
- degrado ambientale dei principali fiumi e corsi d'acqua della provincia (Calore, Sabato, Ofanto, Solofrana per il comprensorio dell'Alto Sarno) con connessa problematica della depurazione degli scarichi.
L'amministrazione provinciale, anche alla luce delle nuove consistenti attribuzioni di legge (con trasferimenti e deleghe di nuove funzioni e compiti) in campo ambientale, ha recentemente iniziato a svolgere un'attività impegnativa, sia sul piano della pianificazione che nell'esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo, cominciando ad avvalersi anche del supporto dell'Agenzia regionale di protezione ambientale (Arpac) come suo braccio tecnico-operativo. Una particolare attenzione viene rivolta dall'assessorato provinciale all'ambiente, al problema della riorganizzazione della gestione del ciclo dei rifiuti e all'andamento (non ancora soddisfacente) delle raccolte differenziate, nonostante il ruolo di programmazione attribuito dalla legge alla Provincia sia temporaneamente sospeso dalla vigenza dei poteri commissariali assegnati (da anni) al presidente della regione Campania. Attualmente l'Irpinia, ai sensi della legge regionale n. 10/93 - ormai superata ed anacronistica - è suddivisa in due consorzi di bacino per lo smaltimento dei rifiuti (Comari Av1 e Av2) che operano a mezzo delle rispettive società di gestione, obiettivamente paralizzate dalle dimensioni non ottimali dell'ambito, con conseguenti diseconomie gestionali ed organizzative. L'irrazionalità dell'attuale organizzazione è accresciuta dalla nuova situazione impiantistica della provincia, con l'entrata a regime dell'impianto Cdr di Pianodardine.
La Provincia di Avellino, con il consenso degli stessi consorzi di bacino e su sollecitazione di diversi sindaci, ha prefigurato un percorso di razionalizzazione nella prospettiva della costituzione di un gestore unico provinciale - per altro prefigurato dall'O.m. 3100/2000 e dall'ordinanza subcommissariale n. 42/2001 - preordinato all'ottimizzazione della qualità dei servizi e all'abbattimento dei costi di gestione.
In ogni caso, rispetto alle problematiche ambientali della provincia occorre un impegno sempre più attento e solidale di istituzioni ed amministrazioni pubbliche e di tutti gli operatori economici - a partire dalle categorie produttive e dal ceto imprenditoriale - al fine di migliorare la condizione ambientale come presupposto di uno sviluppo sempre più solido, equilibrato e sostenibile.
 

torna su