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Antonio Ricciardi illustra in un volume tutti i vantaggi prodotti dal ricorso all’«outsourcing» strategico

l’attività aziendale si apre all’esterno
l’organizzazione diventa flessibile

La complessità dei mercati suggerisce alle imprese di rivedere le proprie strutture
a cura di Denaro Cultura
 

La complessità dei mercati ha provocato modificazioni di rilievo nel modo di fare impresa, tali da rendere necessario per le aziende la disponibilità di strutture organizzative flessibili, deverticalizzate e disponibili ad avviare accordi di collaborazione con operatori esterni. 
In questa prospettiva strategica si colloca l’«outsourcing», che consiste nel trasferire a fornitori opportunamente selezionati attività non determinanti per il raggiungimento di vantaggi competitivi, al fine di concentrare le risorse sul «core business» dell’azienda. 
A tale processo è dedicato il volume scritto da Antonio Ricciardi, professore associato di Economia aziendale all’Università della Calabria, intitolato appunto «L’outsourcing strategico» e pubblicato dalla casa editrice Franco Angeli.
Il ricorso all’«outsourcing», spiega l’autore, contribuisce a rendere più elastica la struttura dei costi, aumenta la disponibilità di risorse finanziarie da utilizzare per ulteriori iniziative e inoltre rende la struttura organizzativa più flessibile rispetto ai mutamenti dell’ambiente esterno. 
Non bisogna comunque trascurare i rischi legati ad eventuali errori di valutazione sia del partner sia delle attività da esternalizzare, così come occorre analizzare attentamente i problemi connessi alla perdita di controllo del processo produttivo del servizio ceduto.
Per questo il libro si propone di verificare il contributo che la scelta dell’«outsourcing» strategico può offrire allo sviluppo delle imprese nell’attuale scenario competitivo.
Nella prima parte del volume, dopo aver tracciato l’evoluzione delle strutture organizzative aziendali, dall’integrazione verticale alle principali forme di esternalizzazione, viene analizzato l’«outsourcing» strategico in termini di modalità operative e tecniche di controllo.
In particolare, vengono affrontati i problemi relativi alla scelta dei processi da esternalizzare, alla selezione del partner e alla valutazione e controllo delle prestazioni mediante l’utilizzo del del benchmarking. 
Il testo passa poi, nella seconda sezione, dall’analisi della disciplina giuridica del contratto di «outsourcing» alla valutazione dell’impatto di questa strategia organizzativa sulla struttura dei costi e sui rischi operativi. 
Nella terza parte del libro si analizza infine l’applicazione dell’«outsourcing» strategico nelle aziende bancarie, partendo dagli effetti prodotti dalla globalizzazione dei mercati finanziari sulla loro struttura organizzativa.

IL PROFILO DELL’AUTORE

Antonio Ricciardi è professore associato di Economia aziendale presso l’Università degli studi della Calabria.
È autore di alcune pubblicazioni riguardanti la gestione delle aziende ferrotranviarie e l’evoluzione degli scenari competitivi nell’industria dei pagamenti. Si è inoltre interessato delle fonti di finanziamento istituite negli ultimi tempi per le aziende e gli effetti prodotti dalle più recenti innovazioni finanziarie sul’economia e sul bilancio delle banche.

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