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Discutere di morti bianche e infortuni sul lavoro? Come avere tra le mani una scatola cinese.
Una volta aperta la prima per sbirciarne il contenuto c'è poi la necessità di aprirle tutte.
Questa verosimilmente la sensazione di quanti hanno preso parte all'assemblea pubblica di venerdì 8 giugno sul tema "Le morti bianche, un primato da rifiutare", che ha rappresentato l'occasione per l'Assindustria di farsi portavoce della necessità di rivolgere una maggiore attenzione all'annoso fenomeno della mortalità sui luoghi di lavoro: "un'attenzione che deve concretizzarsi nel ragionamento coordinato tra i datori di lavoro, i lavoratori e le organizzazioni sindacali".
Questo quanto sostenuto più volte dal Presidente Antonio Paravia.
Il primato delle morti bianche appartiene solo in parte al settore produttivo e, sembra evidente, che il mondo del lavoro sommerso e irregolare ne rappresenta il terreno più fertile.
Un elemento preoccupante, quello del lavoro sommerso, che pur non riguardando da vicino il mondo imprenditoriale, ne costituisce una minaccia, in quanto fattore di concorrenza sleale. In questo senso, il Presidente della CCIAA Augusto Strianese offre una duplice lettura della normativa concernente la salute e la sicurezza in ambiente di lavoro: <<È necessario che gli imprenditori decidano, una volta per tutte, di essere il più attenti possibile a quanto il D.Lgs 626/94 prescrive.
Al tempo stesso, le Istituzioni devono obbligare tutti, in pari misura, al regime della sicurezza, per evitare forme di discriminazione sui costi, onde garantire parità assoluta nella competizione sul mercato.
Non è possibile che soltanto una parte di noi osservi le regole!>>.
Presidente Strianese, cosa non condivide del modus operandi degli Enti preposti all'attività di controllo dello stato di sicurezza sul lavoro?
<<Indubbiamente le aziende hanno bisogno di una maggiore collaborazione da parte degli Enti preposti al controllo, che sembrano non comprendere ancora bene l'importanza che la sicurezza riveste nella cultura d'impresa.
Non è certo con le visite ispettive che si sensibilizzano gli imprenditori al rispetto delle regole, ma promuovendo confronti periodici tra le parti interessate>>.
L'esigenza, dunque, è di organizzare il cosiddetto "gioco di squadra"?
<<Certamente l'azienda è ancora l'organo più competente per individuare e valutare tutti i fattori di rischio, ma da sola può contribuire a risolvere il problema parzialmente.
È necessario attuare una collaborazione che coinvolga tutte le parti sociali in causa!>>.
Dello stesso parere sembra essere il Presidente della Provincia di Salerno Alfonso Andria: <<La normativa esistente in materia di antinfortunistica e sicurezza del lavoro è convenientemente adeguata. Questo è vero soprattutto alla luce delle ultime modificazioni, ma non è altrettanto adeguatamente e sufficientemente recepita.
Di qui, la valenza forte di un'azione come quella che l'Assindustria ha prodotto e promosso con l'Assemblea Pubblica.
È grazie a questo tipo di iniziative che si diffonde presso la classe imprenditoriale, nel sindacato così come negli Enti Locali, per la parte di loro competenza, una ulteriore consapevolezza di quanto ancora va fatto.
Credo che ciò sia notevolmente positivo. C'è, infatti, la necessità di far convergere le specifiche competenze delle parti interessate alla sicurezza sul lavoro>>.
Tornando a questo importante aspetto collaborativo, Presidente Andria, quali sono le iniziative da adottare riguardo alla formazione-informazione sui fattori di rischio nei luoghi di lavoro e, da parte di chi?
<<Anche riguardo al tema della formazione-informazione c'è necessità di un apporto coordinato e cooperativo da parte di tutti. Negli Enti Locali ci stiamo adoperando sul piano della formazione e della riqualificazione del nostro personale.
Oggi, siamo di fronte ad un impianto normativo rivoluzionato rispetto al passato, ad un carico di attribuzioni e di competenze che, in precedenza, non esisteva. Abbiamo, quindi, la continua necessità di formare e riqualificare il personale ed abbiamo anche la necessità di far fronte ai problemi sempre nuovi relativi alla sicurezza sul lavoro.
Qualcuno ha evidenziato molto opportunamente nell'Assemblea Pubblica - quanto peraltro io sostengo e cerco nel mio piccolo di praticare - l'importanza di qualificare l'ambiente di lavoro attraverso il doppio binario della formazione/informazione riferito agli obblighi da assumere così come ai diritti di cui si è titolari.
Cerchiamo allora di proiettarci tutti su questo duplice binario e verso questo duplice obiettivo. L'iniziativa promossa da Assindustria non può che favorire un'azione di raccordo informativo tra le parti più adeguata ai tempi e più utile ai fini dei risultati che stiamo cercando di conseguire sul nostro territorio>>.
È pur vero che, in provincia di Salerno, si è andata in questi ultimi anni consolidando una coscienza preventiva da parte degli imprenditori che fa emergere un quadro complessivo rincuorante. L'imprenditore investe nelle attrezzature tecnologiche favorendo di conseguenza una maggiore igiene in ambiente di lavoro.
Tuttavia, la fortuità degli eventi tesse le maglie della imprevedibilità…
Una riflessione in merito alla efficacia del D.Lgs 626/94 è stata formulata dal Prefetto di Salerno Enrico Laudanna.
Signor Prefetto, che livello di operatività attribuisce al D.Lgs 626/94?
<<È una legge fondamentale, che tra l'altro si adegua alle indicazioni vincolanti dell'Unione Europea nella tutela del lavoratore e, soprattutto, nell'approntamento delle misure essenziali alla messa in sicurezza dell'ambiente di lavoro. Il vero problema è nella sua applicazione.
Ci sono, infatti, difficoltà di tipo strutturale e finanziario che rallentano un efficace adeguamento alla legge da parte delle imprese. Tutto ciò non può giustificare i ritardi nei tempi di applicazione né tantomeno inficiare la validità intrinseca del D.Lgs 626/94>>.
Tutela e sicurezza sul lavoro: il pensiero di…
Sua Eccellenza Monsignor Gerardo Pierro: <<Credo che questo sia un problema importante perché è evidente che la Campania, anche su questo punto, ha primati in merito!
Credo che al fondo del problema ci sia il rispetto della dignità umana di fronte alla quale le esigenze del profitto devono essere messe decisamente in secondo piano. Le morti bianche devono indurre alla riflessione quanti si ritengono cristiani oltre che civili e non solo imprenditori, sindacalisti, e addetti dell'industria.
L'augurio e la speranza è che si operi in maniera da evitare in futuro il ripetersi di questi spiacevoli episodi luttuosi>>.
Adolfo Izzo, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nola: <<L'appuntamento di oggi è particolarmente significativo perché dimostra l'impegno di tutte le parti sociali.
Era quantomeno opportuno che il discorso della sicurezza sul posto di lavoro si estendesse a tutte le istituzioni e non solo a chi gestisce le imprese.
È necessaria una sinergia tra le parti anche in relazione ai diversi problemi che vengono a porsi: problemi amministrativi e fiscali, di ordine pubblico, di applicazione della legge, di coscienza civile, di rispetto della persona fisica e dell'ambiente più in generale.
L'obiettivo comune deve essere quello di perfezionare gli strumenti per prevenire gli infortuni e tutelare sempre e comunque la sicurezza sul lavoro in tutte le sue implicazioni.
Riguardo al mio impegno personale, il nodo più difficile da sciogliere è sicuramente quello legato al "lavoro nero" che determina numerose occasioni di intervento disciplinare da parte delle forze dell'ordine con sanzioni amministrative e penali nei confronti delle imprese irregolari. È davvero difficile da parte delle forze dell'ordine controllare un comprensorio vasto e complicato come quello campano che annovera tra i primati negativi anche lo sfruttamento degli extracomunitari. Per esempio, nel nolano, esiste una forte concentrazione di immigrati cinesi impiegati illegalmente in molte industrie tessili.
È un dato di fatto che il proliferare del lavoro sommerso genera una concorrenza sleale verso i lavoratori italiani e la numerosa schiera dei disoccupati>>.
Onorevole Vincenzo De Luca, neoeletto alla Camera dei Deputati: <<La sicurezza sul lavoro è una grande questione che riguarda non solo i principi essenziali di rispetto della persona, ma anche l'organizzazione del mondo produttivo. È chiaro che bisogna effettuare controlli rigorosi e che le relative procedure devono essere semplificate e rese trasparenti.
Sarebbe comunque auspicabile tutelare dalla concorrenza sleale quei settori dell'imprenditoria sensibili al rispetto delle norme di sicurezza. Per quanto riguarda le imprese irregolari bisogna che capiscano che a una condizione lavorativa adeguata alle norme vigenti non può che corrispondere una migliore resa in termini produttivi.
Si tratta, insomma, di approntare una vera e propria battaglia culturale>>.
Mario De Biase, Sindaco di Salerno: <<In qualità di Sindaco di questa comunità ho il compito di vigilare con estrema attenzione, su tutti gli aspetti della sicurezza con riferimento, quindi, alla vita privata del cittadino in ogni manifestazione (dal lavoro, al consumo, al riposo e allo svago). Con l'ingresso del nuovo consiglio comunale, abbiamo annunciato di voler fare di Salerno "la città delle sicurezze"!
Un Assessorato specifico porterà avanti il lavoro di garanzia delle regole in tema di sicurezza sociale in cui è certamente da inserire la sicurezza sul lavoro.
In fondo non c'è niente da inventare o da fare di più di quello stabilito dal D.Lgs 626/94. Serve solo vigilare!>>.
Auspicio comune è, dunque, quello della collaborazione, come si evince dalle riflessioni degli ospiti intervistati, a ulteriore sostegno di quanto affermato dal Presidente Antonio Paravia: <<Dobbiamo lavorare, ragionando insieme, per la sicurezza e la salvaguardia della salute dei nostri dipendenti, mettendo in chiaro che il primato delle morti bianche non è da addebitare a noi imprenditori seri, ma piuttosto al mondo del sommerso!>>.
Le interviste sono state realizzate da:
Arianna Albanese - Rossella Fiore - Alberto Rubano - Sabrina Schiavone
www.oltresalerno.it
Abbiamo intrapreso, da questo numero, una collaborazione con la redazione di Oltresalerno.it, il primo giornale telematico del Mezzogiorno. Uno staff dinamico di neolaureati in varie discipline che, sotto la direzione della giovane titolare, Rossella Fiore, fornirà certamente interessanti contributi.
Antonio Paravia
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