IL PUNTO SULLA BALNEAZIONE
NORMATIVA E REGOLE
A Salerno è prossima l’integrazione di diverse aree valutate idonee
di Roberto Napoli Direttore Dipartimento Salerno - ARPAC - arpac-salerno@libero.it
 

Il programma di sorveglianza sulle acque di balneazione è disciplinato dal DPR n.470/82, modificato dall'art.18 della L. n.422/00 e dal D.L. n.51/03, pubblicato sulla G.U. n. 76 dell’1/4/03. Esso si articola, nel corso dell'anno, in un ciclo di attività che vede coinvolti il Ministero della Salute, la Regione, i Comuni e l'Arpac. Il periodo dal 1° maggio al 30 settembre coincide con la stagione balneare; quello tra il 1° aprile e il 30 settembre è di campionamento, in cui l'Agenzia effettua i prelievi e le relative analisi con frequenza quindicinale. L'Arpac, entro la fine di ottobre trasmette i risultati al sistema informativo sanitario del Ministero e alla Regione Campania, per le relative elaborazioni. Quest'ultima effettua l'individuazione delle zone, idonee e non, alla balneazione e le trasmette al Ministero della Salute e dell'Ambiente entro il 31 dicembre. La stessa Regione, entro il mese di marzo dell'anno successivo, ne dà comunicazione ai sindaci dei comuni interessati che con propria ordinanza, rendono esecutivi i divieti di balneazione per le aree indicate dalla Regione. Il Ministero redige il rapporto di sintesi sulla base dei dati raccolti durante il ciclo di attività della stagione balneare dell'anno precedente. In ottemperanza alla normativa, il Dipartimento Provinciale di Salerno, per la stagione 2003, ha iniziato l'attività di monitoraggio i primi giorni di aprile. Sono stati individuati 154 punti fissi di prelievo dislocati lungo il litorale della provincia ad una distanza non superiore ai 2 Km l'uno dall'altro, e per ciascuno di essi sono previsti almeno dodici campionamenti. Durante le ispezioni a mare vengono effettuate, da personale specializzato, misurazioni in loco come: ph, temperatura dell'acqua e dell'aria, ossigeno disciolto e trasparenza; valutazione visiva della colorazione e della presenza di oli minerali, tensioattivi e fenoli. Si realizzano campionamenti secondo le modalità Irsa del Cnr per le analisi microbiologiche. I parametri ricercati in laboratorio sono: coliformi totali, coliformi e streptococchi fecali, microrganismi che rappresentano un indice del grado di contaminazione delle acque costiere e conseguentemente le condizioni igienico-sanitarie. Tale contaminazione, può essere primaria, per immissione diretta di acque di scarico e liquami, o secondaria per dilavamento dei suoli. La lunghezza della costa della provincia di Salerno è di Km 202,5. Ad inizio stagione 2002, dei 154 punti monitorati, 32 risultavano in divieto di balneazione, per un totale di 13,35 km; considerato che 10,1 km di costa risultano vietati per motivi diversi dall'inquinamento, i km di costa balneabili corrispondevano a 179,05, pari quindi all'88% dell'intera costa. Ad inizio stagione 2003, sulla base dei dati relativi al 2002, i punti in divieto di balneazione sono 28, corrispondenti a 12,55 km, per cui i km di costa risultati balneabili, sono pari a 79,85 (89%). La zona non balneabile risulta concentrata ancora nel comune di Salerno con 5,6 Km, seguita da Pontecagnano con 2,7, da Battipaglia con 1,6, da Vietri Sul Mare con 0,5, da Capaccio, Agropoli, Casalvelino, con 0,4, da Eboli con 0,3, da Cetara e Santa Maria di Castellabate con 0,2, da Maiori, Montecorice e Centola con 0,1 ed infine Minori con 0,05. A seguito dell'introduzione della nuova normativa è stata registrata una modifica nel numero dei punti di costa balneabile. Con il D.L. n. 51/03, all'art.1 lettera b) si dispone che le zone considerate non idonee alla balneazione sulla base delle disposizioni dei primi sei commi, possono essere dichiarate nuovamente idonee, con provvedimento dell'Autorità competente, nel caso si verifichi che due campioni prelevati, con la frequenza prevista dalla normativa (bimensile), nel mese precedente l'inizio della stagione balneare successiva a quella cui si riferisce il giudizio di non idoneità - cui tale articolo fa riferimento - risultino favorevoli per tutti i parametri previsti dalla legge (vedi Tabella). I risultati sono comunicati al Ministero della Salute e a quello dell'Ambiente e del Territorio entro quindici giorni dall'adozione del relativo provvedimento. Difatti dei 28 punti risultati in divieto ad inizio stagione (sulla costa salernitana), 12 hanno evidenziato risultati favorevoli nel mese di aprile per tutti e due i campionamenti effettuati. Tale situazione favorevole non deve abbandonarci a facili entusiasmi. Infatti qualora durante il periodo di campionamento, i controlli eseguiti su un campione risultassero sfavorevoli, come da più parti già stiamo verificando e in particolare sulle zone elencate, si renderà necessario effettuare ulteriori campionamenti suppletivi che, in caso di risultato non favorevole anche per uno solo dei parametri indicati nella richiamata tabella, la zona dovrà essere vietata alla balneazione. L'inquinamento delle acque delle zone costiere è ascrivibile a inquinanti di natura organica provenienti quasi esclusivamente da scarichi fognari civili. Ne consegue che un peso importante lo ricoprono senza dubbio i depuratori comunali, impianti che dovrebbero appunto operare un considerevole abbattimento delle sostanze inquinanti prima dello sversamento diretto o indiretto in mare. Abbiamo ritenuto utile avviare, già dal 2002, il censimento e il controllo degli impianti (denominati di fascia "A") dei Comuni della fascia costiera della nostra provincia, e nel corso del corrente anno è stato avviato il censimento e controllo degli impianti di depurazione (denominati di fascia "B") dei Comuni più interni che sversano in corsi d'acqua e/o valloni e che contribuiscono in modo indiretto ad alimentare l'inquinamento marino-costiero. Il nostro intento è di giungere ad un controllo completo in tutto il territorio provinciale delle immissioni inquinanti che agiscono sulle acque, pertanto iniziando dagli impianti di depurazione della fascia costiera risaliremo a censire e controllare la totalità degli impianti esistenti in provincia, in un arco di cinque anni.

 

Parametri Valore limite Frequenza
minima
Metodo d'analisi o ispezione
Coliformi totali /100ml 2000 UFC/100 ml Bimensile MF
Coliformi fecali /100ml 100 UFC/100 ml Bimensile MF
Streptococchi
fecali /100 ml
100 UFC/100 ml Bimensile MF
Ph 6 ÷ 9 Bimensile Metodo elettronico
Colorazione Assenza di variazione
anomala del colore
Bimensile Ispezione visiva
Trasparenza m. 1 Bimensile Disco di Secchi
Oli minerali mg / l Assenza di pellicola visibile alla
superficie dell'acqua e
assenza di odore < 0,5
Bimensile Ispezione visiva e olfattiva
Tensioattivi Assenza di schiuma
persistente < 0,5
Bimensile Estrazione e pesata residuo secco
Fenoli mg / l Nessun odore specifico < 0,05
 
Bimensile Ispezione visiva
Spettrofotometria di assorbimento
Ossigeno disciolto %
saturazione O2
70 ÷ 120 Bimensile Verifica dell'assenza di odore specifico
Spettrofotometria di assorbimento
Metodo elettrometrico

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